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L’Opificio del Suono è un luogo unico e un po’ magico, una fucina di talenti dove l’antica tradizione liutaria cremonese vive quotidianamente nel lavoro degli artigiani e in attività articolate tra conoscenza e abilità manuale, ricerca scientifica ed espressione artistica.
Questo patrimonio storico e di competenze, ogni giorno consolidato dai contributi di un sistema territoriale attento e dinamico, trova nella presenza e nell’attività del Museo del Violino e dell’Auditorium Giovanni Arvedi una manifestazione tangibile ed eloquente.
Il grande protagonista del 2015 è “Il Cremonese” 1715, di Antonio Stradivari, realizzato 300 anni fa: un anniversario da celebrare con concerti ed incontri ma anche l’occasione per accendere una nuova luce di conoscenza sullo strumento grazie alla sinergia tra Museo, Comitato scientifico ed i laboratori del Politecnico di Milano e dell’Università di Pavia. Un volume prezioso testimonierà questo importante lavoro di ricerca.
Nel calendario non mancano i momenti musicali. Gli strumenti di Amati, Stradivari, Guarneri, esposti al Museo nell’ambito del progetto “friends of Stradivari”, sono affidati a grandi solisti per concerti altrove impossibili. Le matinée in collaborazione con i Conservatori italiani infine guarderanno al futuro premiando il talento dei giovani interpreti.
In autunno, invece, si disputerà il Concorso Triennale Internazionale “Antonio Stradivari”, non a torto considerato un’autentica Olimpiade della liuteria.
Un filo rosso unisce le diverse rassegne. Nei gesti sapienti del liutaio come nei colpi d’arco esperti dell’interprete, viole, violini e violoncelli prendono vita, offrendo a tutti la possibilità di condividere un patrimonio unico di cultura ed attimi indispensabili di poesia.