Liutai Italiani del XXI secolo
in collaborazione con ALI, ANLAI, CNA, Confartigianato
14 settembre – 12 ottobre
Mestiere d’arte fra i più ricchi di storia, la liuteria coniuga tradizione e innovazione, valenze artistiche e culturali. Ai costruttori contemporanei italiani il Museo del Violino dedica un significativo omaggio, invitandoli ad esporre – dal 14 settembre al 12 ottobre – le proprie opere come espressione di un patrimonio unico e prezioso di conoscenze, abilità e saperi.
La mostra si svolgerà in un luogo particolare ed unico: il Museo del Violino di Cremona. In questo progetto divulgativo le opere saranno presentate, valorizzate come continuazione delle gallerie espositive dove sono esposti i grandi capolavori di Stradivari, Amati, Guarneri.
Al pari dei predecessori i costruttori contemporanei sono straordinari maestri d’arte che rendono Cremona e l’Italia terra fertile di talento e di impegno.
Questa inedita galleria diviene, dunque, occasione per un incontro diretto con i Maestri contemporanei alla scoperta di percorsi artistici eclettici e sorprendenti, governati da consuetudini mature e fulgide illuminazioni, espressioni di pensieri e passioni ancor prima che di gesti ed oggetti. Per questo la rassegna “Liutai Italiani del XXI secolo” è – anzitutto – un riconoscimento del significato culturale dell’arte di costruire strumenti ad arco: perché se e vero che alla base dell’eccellenza del made in Italy c’è un’abilità progettuale e di realizzazione che tutto il mondo ammira, è vero altresì che tanta bellezza e grazia non potrebbero esistere senza l’opera del Maestro. È, dunque, un riferimento culturale importante e non a caso il Comitato Intergovernativo Unesco ha iscritto il “sapere e saper fare liutaio di Cremona” nella lista rappresentativa del Patrimoni Immateriale dell’Umanità.
La liuteria è, oggi, anche straordinaria realtà produttiva. In Italia sono attive oltre 300 botteghe; la metà è cremonese, confermando un primato riconosciuto a livello mondiale. Tra queste anche molte imprese di artigiani stranieri: molti sono ex allievi della Scuola di liuteria che hanno deciso di fermarsi qui. Tra le nazionalità più rappresentate Giappone e Francia, Argentina, Germania, Austria e Corea. Il mercato inoltre continua, nonostante la crisi ad attrarre nuove attività. Per questo in città il comparto della liuteria assume dunque un’evidenza che va be al di là del numero delle botteghe presenti perché vivifica quotidianamente il rapporto tra imprese e territorio, sia sul fronte economico che culturale.
“Liutai italiani del XXI secolo” è anche la continuazione di un percorso di indagine e approfondimento coordinato dal conservatore delle collezioni MdV, Maestro Fausto Cacciatori: da gennaio, nell’ambito del progetto “Opificio del Suono” il Museo ha, infatti, proposto mostre temporanee dedicate alle principali scuole di liuteria italiana del Novecento. Come naturale prosecuzione sarà possibile arrivare fino ai nostri giorni.
Allo stesso tempo è un preludio alla XVI edizione del Concorso Triennale Internazionale per Strumenti ad Arco Antonio Stradivari che, nell’autunno 2015, vedrà i migliori costruttori del mondo sfidarsi nella massima competizione liutaria mondiale, tanto da essere considerata un’autentica Olimpiade.
Mai come ora al Maestro è necessario interpretare il suo tempo e coniugare tradizione e innovazione nelle proprie realizzazioni. La rassegna vuole proprio sottolineare come il “saper fare” sia un giacimento culturale prezioso, una possibilità di sviluppo e crescita. Il loro lavoro esprime, infatti, un’inesausta ricerca di valori stilistici e soluzioni tecniche, dimostra la vivacità eclettica di un’arte sempre più globale, arricchisce di nuovi stimoli e contenuti il significato culturale della liuteria e ne afferma l’attualità.
A cura di: Virginia Villa, Direttore Generale Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari Cremona
Fausto Cacciatori, Conservatore delle Collezioni Museo del Violino, ideatore e coordinatore scientifico del progetto